PILLOLE Vinificazione

Mosto Cotto: che cos’è e come si fa

Mosto Cotto dell'azienda Praesidium

L’uva da sempre ha diversi utilizzi, dal settore alimentare alla cosmetica, non smette mai di stupire: dalla sua lavorazione si ricavano creme idratanti, vino, aceto, succo, uva passa, mosto cotto…

L’uva da sempre ha diversi utilizzi, dal settore alimentare alla cosmetica, non smette mai di stupire: dalla sua lavorazione si ricavano creme idratanti, vino, aceto, succo, uva passa, mosto cotto…

Che cos’è il mosto cotto?

Il mosto d’uva è quel prodotto attraverso il quale si producono bevande alcoliche, distillati o birra.

 

Si ottiene dalla torchiatura e dalla pigiatura degli acini e il risultato si traduce in un succo che non ha ancora subito il processo di fermentazione, solo attraverso il quale si può ottenere la bevanda alcolica.

Quali sono le sue caratteristiche?

Conosciuto e utilizzato in numerose località italiane prende anche il nome di vin cotto e trova le sue radici nella cucina tradizionale regionale.

 

Lo conoscono bene anche in Grecia dove prende il nome di Petimezi e si utilizza come sostitutivo di marmellate e sciroppi.

 

Ma per conoscere le sue origini bisognerebbe sfogliare i libri della tradizione (qui invece trovi i migliori libri sul vino) gastronomica e correre indietro fino ai tempi dell’antica Roma, dove già si conosceva con il nome di defrutum e veniva ampiamente consumato in cucina.

 

Si presenta con una buona densità, un colore che varia dal rosso scuro al rosso ambrato, dal caratteristico profumo intenso, fruttato e dall’ autentico sapore dolce, caratteristiche che lo rendono un prodotto versatile e facilmente abbinabile.

Come si produce il mosto cotto?

Ora ti spiegherò passo per passo come cucinare un buon mosto e stupire tutti con un prodotto speciale, un po’ dimenticato nei libri di ricette delle nostre nonne ma dal successo garantito.

 

Anzitutto acquista un mosto buono (con 10 l di mosto si ottengono circa 2 l di mosto cotto ), assicurati che provenga da una bella uva dal buon contenuto zuccherino.

 

Se non lo acquisti puoi ottenerlo ricavandolo dall’uva: lava bene gli acini e spremili con un passaverdure. Filtra infine il succo con un colino a maglie strette.

 

In entrambi i casi cucinalo il giorno stesso! Questo perché il mosto fermenta in fretta e in questo modo rischi che sviluppi la componente alcolica e che si trasformi in un vino dal sapore discutibile.

 

Versalo in una pentola capiente e abbastanza alta (ricorda: mentre cuoce, il mosto, produce tanta schiuma, per questo la pentola deve essere profonda!!!)

 

Cuoci a fiamma vivace e porta a ebollizione. Quando necessario togli la schiuma e mescola.

 

Prosegui con la cottura fino a ottenere una consistenza molto densa simile a quella di uno sciroppo.

 

Non posso stimare un tempo di cottura, varia molto in base ai fornelli, al tipo di mosto e al tipo di pentola.

 

Posso dirti che dovrà cuocere per molte, molte ore fino a quando si sarà ridotto a circa un terzo rispetto alla quantità iniziale.

 

Una volta raggiunta la giusta consistenza filtralo attraverso un colino e fallo raffreddare.

Come si Conserva il Mosto Cotto?

Ora devi travasarlo in una bottiglia dal vetro scuro, riparandolo dalla luce potrai conservarlo fino a due anni!

 

Puoi anche utilizzare dei vasetti con chiusura ermetica.

 

Ricorda di sterilizzare sempre le bottiglie o i vasetti che andrai a utilizzare ( puoi utilizzare il metodo classico della bollitura: metti i vasetti a bollire in una pentola, lascia bollire per 30 minuti.

 

A ebollizione ultimata usa una pinza per recuperarli e falli asciugare su un canovaccio. Assicurati che siano bene asciutti e non prenderli mai direttamente con le mani…altrimenti rovini la sterilizzazione!)

 

Travasa ed ecco pronto il tuo mosto cotto! Perfetto per cene, pranzi e ottima idea regalo! (Qui altre idee regalo per un appassionato di vini).

 

Come viene tradizionalmente utilizzato?

Il mosto cotto ha un posto speciale nella preparazione di deliziosi e golosissimi dolci natalizi tradizionali.

 

Quasi totalmente privo di alcool, conferisce a impasti e ripieni una particolare colorazione bruna. Si può definire un dolcificante naturale, già utilizzato nel corso della storia antica, ai tempi dei Romani.

 

Si utilizza nella preparazione di svariate ricette dolci (panna cotta, budini, biscotti …), usato come condimento arricchisce inoltre diversi dolci al cucchiaio.

 

Abbinamenti

Accompagna gradevolmente anche creme e gelati, adattandosi perfettamente a piatti dolci e salati (…provalo con il Parmigiano Reggiano!!!!).

 

Ottimo anche insieme a formaggi di capra, diluito con acqua, diventa invece una naturale bibita molto dissetante.

 

Nella tradizione molisana e marchigiana è un prodotto che racchiude in sé ricordi e sorrisi: quando il suo profumo riempiva le case di campagna, gruppi di chiassosi ragazzini correvano dalle loro nonne, con una fetta di pane casereccio tra le mani, ansiosi di vedervi spalmato del buon mosto cotto fresco di preparazione, da dividere insieme!

 

Amalia, la nonna del mio amico Cristiano, mi racconta spesso di quella merenda divertente, ormai timidamente archiviata negli album delle foto della sua giovinezza, tra ricordi sbiaditi dal tempo: nei giorni in cui la neve fioccava fitta era solita fare merenda con la tanto desiderata serbetta.

 

Ma cos’era questa prelibatezza che si poteva gustare solo quando la neve ricopriva silenziosa le nostre campagne?

 

Non era altro che un bicchiere colmo di neve fresca, arricchito di mosto cotto!

Un Piccolo Segreto: Le proprietà curative del mosto cotto

Il mosto cotto è un prodotto agroalimentare che pone le sue radici nell’antichissima tradizione contadina, quando veniva preparato, speziato e consumato caldo e impiegato nella cura dei mali di stagione.

 

È tuttora un prodotto assai prezioso dalle molteplici proprietà, forte alleato per la nostra salute.

 

È naturalmente ricco di polifenoli, attraverso cui è possibile combattere e contrastare i radicali liberi, e di antiossidanti che prevengono il progressivo invecchiamento cellulare, la sviluppo del cancro e malattie di tipo cardiovascolare.

 

I nostri nonni lo utilizzavano nei campi come naturale bevanda dissetante, come portentoso balsamo per neonati e bimbi e come sciroppo decongestionante.

 

Anche oggi viene impiegato nel trattamento di tosse, dolori articolari e mal di gola; aiuta inoltre in caso di fermentazioni intestinali e viene utilizzato per contrastare fastidiose ingestioni.

 

E così la piccola Amalia e i suoi amichetti sedevano sotto il porticato della casa parrocchiale, le gote rosse e gli occhi pieni di gioia, gustando la serbetta, una merenda unica e speciale, dal profumo di semplicità, di infanzia, di autenticità e di tutti quei ricordi in bianco e nero che solo la tradizione può ancora tenere vivi.

 

Quale acquistare?

Se vuoi provare una vera eccellenza non puoi lasciarti scappare il Mosto Cotto di Ottaviano Pasquale, dell’azienda abruzzese Praesidium (Prezza, AQ).


Torna alla categoria:


Vinificazione

Condividi su